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La Cucina
La cucina è istinto. Ma non del tutto. Si parte sempre da una sensazione, da un ingrediente che ti ha colpito. Ma poi si sperimenta.
L'obiettivo è valorizzare qualcosa che ti piace o piace a chi è seduto a tavola.
La mia più grande soddisfazione è riuscire a stupire una persona che assaggia un mio piatto, ma non per avergli cucinato qualcosa che viene da un altro pianeta, piuttosto per avergli fatto riscoprire un sapore familiare in una veste completamente nuova.
A noi del GOLA piace quando rimangono piacevolmente sorpresi nel dire "così non l'avevo mai provato".
E' un luogo comune quello che dice che per essere uno chef bisogna essere amanti della buona cucina e mangiare tanto.
Per essere un buon cuoco bisogna essere creativi e curiosi. E osservare attentamente.
Nell'alta gastronomia ci sono mode fuggevoli, tendenze che si sviluppano rapidamente e altrettanto in breve si esauriscono, pur lasciandoci preziose eredità.
Pensiamo allo stile dettato dalla nouvelle cuisine o, in tempi più recenti, alle innovazioni introdotte dai grandi chef spagnoli…
Noi italiani invece abbiamo una storia diversa: la nostra è una cucina strutturata, che declina gli ingredienti in infiniti modi; così a voler analizzare le ricette di un tempo c'è materiale da rielaborare sufficiente per decenni senza ripetersi.
Le mie non sono ricette elaboratissime ma sono caratterizzate da freschezza, tipicità e diversità: tutte qualità della cucina italiana, che la rende unica nel mondo.